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ALLA SCOPERTA DI GENOVA

Il nostro tour di Genova e dintorni partendo dal Marathon…

Genova e dintorni da visitare in 2 o 3 giorni di itinerario, scopri i luoghi incantati di questa città marinara!

1° GIORNO
1. Dal Mercato Orientale a piazza De Ferrari passando per la casa di Colombo
2. Palazzo Ducale e la cattedrale di San Lorenzo
3. Il centro storico e via Garibaldi, patrimonio Unesco
4. Il tramonto a Castelletto

2° GIORNO
5. L’Acquario, il Porto Antico e il santuario dei cetacei
6. Palazzo Reale e la Chiesa dell’Annunziata
7. L’alternativa: Villa Pallavicini

3° GIORNO
8. Il borgo di Boccadasse
9. La passeggiata a mare di Nervi
10. Il Cimitero Monumentale di Staglieno

PRIMO giorno

Prendete confidenza con la città, e visto che siete alloggiati in pieno centro è meglio girarla a piedi.

1. Mercato Orientale

A pochi metri dal Marathon Hostel da non perdere c’è il Mercato Orientale: basta attraversare via XX Settembre. Tutti i generi alimentari freshi, tipic, esotici e di alta qualità sono esposti in modo caratteristico.

Via XX Settembre
Uscite in via XX Settembre e percorretela in salita: è la via dello shopping. Caratteristici sono i portici con i pavimenti in mosaico. La via risale a fine ‘800, è caratterizzata da una serie di prestigiosi palazzi in stile liberty e rappresenta una vera e propria rivoluzione urbanistica per il centro della città.
La casa di Cristoforo Colombo.
Circa a metà del percorso imboccate via Ceccardi: vi porterà in un minuto in piazza Dante. Lì ci sono tre mete da non saltare, vicinissime una all’altra. La prima è il grattacielo di Piacentini, uno dei primi d’Europa e fino al 1954 l’edificio abitabile più alto d’Italia.
La seconda è la casa di Colombo, una minuscola costruzione , simbolica ma non di particolare pregio, mentre proprio accanto c’è il chiostro di Sant’Andrea (XII secolo), ossia quello che resta del monastero di Sant’Andrea, demolito nel 1906 per fare spazio alla trasformazioni urbanistiche sui ci accennava sopra. Il chiostro fu smontato e ricostruito accanto alla casa di Colombo. Prima si trovava a pochi passi da Porta Soprana, che è l’altra cosa da non perdere in piazza Dante: era una delle porte d’accesso alla città già nel IX secolo, quando faceva parte della seconda cinta muraria. Quella che vedete è però frutto della ristrutturazione firmata da Alfredo De Andrade a fine ‘800. Si può salire sulle torri facendo il biglietto nella Casa di Colombo.
Piazza De Ferrari
Alla fine di via XX Settembre si trova piazza De Ferrari, la piazza principale della città. La piazza più grande è invece piazza della Vittoria che si trova all’altro capo di via XX Settembre ed è caratterizzata dal grande arco di Trionfo dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale. De Ferrari, parzialmente pedonale, è invece la piazza della fontana, un grande catino di bronzo del diametro di 11 metri e 36 tonnellate di peso. Su piazza De Ferrari si affacciano Palazzo Ducale, per secoli sede del governo della Repubblica Marinara, il Palazzo della Borsa, in stile eclettico, firmato da Alfredo Coppedè, e il Teatro dell’Opera Carlo Felice, pesantemente danneggiato durante la Seconda Guerra Mondiale e ricostruito negli anni Ottanta.

2. Palazzo Ducale

Qui vengono allestite le mostre di arti figurative più importanti della città. Ne troverete sicuramete una di vostro gusto. A Palazzo Ducale è da visitare la Sala del Maggior Consiglio dove si riunivano con il Doge i 400 uomini più potenti della città per orientare le attiività di governo della Repubblica. Rimaneggiata nel corso dei secoli è arrivata a noi nelle forme dell’ultima e sontuosa ristrutturazione barocca. Palazzo Ducale ha ospitato anche le prigioni della Repubblica e, in tempi ben più recenti, è stato sede del Tribunale. Leggenda vuole che qui si aggiri anche un fantasma: quello di Niccolò Paganini. Il grande violinista suonava così bene che si era diffusa la credenza che avesse fatto un patto con il diavolo.

La Cattedrale di San Lorenzo
Uscite dal Ducale dal lato di piazza Matteotti e imboccate via San Lorenzo, che è pedonale, in discesa. Un centinaio di metri più avanti trovate la cattedrale di San Lorenzo. Oltre alla salita sulla torre di cui vi abbiamo scritto sopra è consigliabile la visita al Museo del Tesoro dove è custodito l’unico Sacro Graal che non sia leggenda, ovvero il piatto dell’ultima cena di Gesù portato a Genova durante la prima crociata da Guglielmo Embriaco.

Nella cattedrale c’è anche una delle più importanti reliquie del cristianesimo, ovvero le ceneri di San Giovanni Battista custodite in una cappella quattrocentesca della navata sinistra. Fatevi raccontare la storia del viaggio delle ceneri dalla Terra Santa a Genova…

Qui la facciamo breve: per fare in modo che qualcosa arrivasse sicuramente a Genova ,le ceneri erano state divise e distribuite su diverse navi della flotta. Sul convoglio però si abbattè una tempesta incessante che si placò soltanto quando le ceneri del santo vennero riunite a bordo di una sola nave.

3. Il Centro storico

Una volta fuori dalla Cattedrale siete nel cuore dei tipici “caruggi” genovesi, patrimonio dell’umanita Unesco: aggirarsi per le viuzze del centro storico genovese è un’eperienza che ragala sorprese e storie straordinarie ad ogni angolo. Un itinerario tra negozi tipici, pasticcerie rinomatissime, chiese di rara bellezza tra cui vi segnaliamo la Basilica delle Vigne (è avventurosa la visita guidata organizzata da Kalatà), la chiesa di San Donato, la minuscola e deliziosa chiesa di San Luca nella piazzetta omonima e poi verso la via del Campo cantata da De Andrè, la basilica di San Siro, che fu la prima cattedrale della città ed è una delle espressioni più alte del barocco genovese.

Via Garibaldi
E’ la via aulica della città, ospita i palazzi più sfarzosi di Genova fatti costruire tra il ‘500 e il ‘700 dalle famiglie più ricche e potenti della città. Qui ci sono anche i musei più importanti – Palazzo Rosso, Palazzo Bianco – oltre alla sede del Comune: Palazzo Tursi. Nelle vicinanze va segnalato un altro museo con opere straordinarie: la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, che è uno dei palazzi dei Rolli dichiarato patrimonio dell’umanità Unesco insieme ad altri 40 del centro storico genovese. Qui ci sono opere di Antonello da Messina (l’Ecce Homo), Antoon van Dyck e Pietro Paulo Rubens.

4. Il panorama da Castelletto

Si è fatta sera, prendete uno degli ascensori che da piazza della Meridiana o da piazza Portello portano alla Spianata di Castelletto e godetevi il tramonto sul panorama della città.

SECONDO giorno

Avventuriamoci nella zona di Genova affacciata sul Porto Antico.

5. L’Acquario, il Porto Antico e il santuario dei cetacei

Una giornata dedicata al mare. Raggiungete a piedi l’Acquario. Inaugurato nel 1992 in occasione delle celebrazioni colombiane, all’epoca era il più grande d’Europa e il secondo al mondo dopo quello di Baltimora. Ora è l’attrazione turistica più visitata della città. Il percorso dura 2 ore e mezza e si snoda attraverso 39 vasche e ambientazioni più 4 vasche all’aperto dedicate ai cetacei. Sono 15mila gli animali ospiti di 400 specie diverse…
Nel porto Antico potete salire sul Bigo disegnato da Renzo Piano che con una salita in rotazione di 360° vi porterà sopra i tetti del centro storico. a 500 metri dall’Acquario, al ponte Galata, c’è il Museo del Mare, il più grande del Mediterraneo. E’ un’esperienza di viaggio per mare, ma anche nella storia della navigazione, un museo interattivo tra i più moderni in Italia. In mostra, oltre a una serie di bellissimi modelli navali anche un’autentica galea genovese.
Fa parte dell’itinerario museale anche la visita a bordo del sottomarino Nazario Sauro che è ormeggiato proprio di fronte. Se attraversate la strada in via Gramsci, a un centinaio di metri di distanza si trova il nuovissimo Museo dell’emigrazione italiana: qui sono custodite e raccontate le storie delle diverse ondate migratorie degli italiani, delle loro sofferenze in cerca di una vita migliore, ma anche dei loro successi in tutti e cinque i continenti.

6. La Chiesa dell’Annunziata e Palazzo Reale

Non potete perderveli, anche perchè sono vicinissimi tra loro e vicini all’Acquario. La chiesa dell’Annunziata vista dall’esterno sembra abbastaza ordinaria, ma all’interno è senza dubbio una delle più belle, se non la più bella, della città.
Aveva affascinato Montesquieu e Charles Dickens. L’opera di maggior pregio è forse l’Ultima Cena di Procaccini, un dipinto che misura 40 metri quadrati. Ma non è da trascurale la ciupola di Andrea Ansaldo che è un capolavoro di teatralità pittorica del Seicento reaizzata con affreschi a trompe-l’œil e figure dorate a tutto tondo. Nelle navate e sopra gli altari ci sono infine opere dei più grandi interpreti del barocco genovese e non solo: Cambiaso, Guercino, Strozzi, Piola, Semino, Paggi…
Palazzo Reale invece è il più vasto complesso architettonico sei-settecentesco genovese che ha mantenuto inalterati i sontuosi ambienti interno, sia per quanto riguarda le decorazioni fisse -affreschi e stucchi – sia per quanto riguarda quelle mobili, ossia dipinti, sculture, arredi e suppellettili. Qui si possono ammirare esempi eccelsi di due secoli di Storia dell’Arte, dalla metà del Seicento fino agli ultimi arricchimenti voluti dai Savoia nell’Ottocento.

7. L’alternativa: Villa Durazzo Pallavicini

Se volete cambiare decisamente genere, allora potete andare a Pegli, quartiere del ponente genovese che si può raggiungere in auto, col bus oppure meglio ancora in treno che è comodissimo perché la stazione è proprio accanto alla vostra meta, cioè Villa Pallavicini.

É uno dei Luogh del Cuore del FAI, il suo parco, che risale alla prima metà dell’Ottocento, è un straordinario esempio di giardino storico romantico europeo, uno dei più apprezzati. É stato ideato e realizzato come una scenografia teatrale in 3 atti che sale lungo il versante della collina che lo accoglie. Un percorso a tratti davvero sorprendente tra arte, natura e spiritualità: laghi, grotte, simbologia esoterica, architetture tipiche di diverse zone del mondo e il camelieto storico più grande e antico d’Italia.

info: www.villadurazzopallavicini.it

Terzo giorno

Un po’ relax dopo il tour de force dei giorni precedenti. Vi consigliamo due meraviglie paesaggistiche senza vedere le quali non potete dire di essere stati a Genova. E infine un luogo molto particolare.

8. BOCADASSE

Nell’antico e tipico borgo marinaro genovese è come se il tempo di fosse fermato. Ma tra le case color pastello che circondano la piccola spiaggia c’è una gran vitalità e non solo per la gran quantità di turisti e di genovesi che frequentano il borgo. Qui infatti i pescatori tengono le barche e continuano la loro attività come sempre. Perdetevi nelle “creuze” strette del villaggio e salite fino a Capo di Santa Chiara: vedrete che panorama. Secondo la versione più accreditata il nome Boccadasse deriverebbe dal genovese “Bocca d’âze” che significa bocca d’asino: in effetti la forma della piccola insenatura ricorda un po’ la bocca di un asino.

9. La passeggiata a mare di Nervi

Si raggiunge rapidamente in auto, in bu e in treno e merita il viaggio. E’ considerata una delle passeggiata a mare più belle d’Italia. E’ lunga circa 2 km ed è stata realizzata all’inizio dell’Ottocento seguendo il tracciato di un sentiero di pescatori e contadini che andava dal Porticciolo di Nervi a Capolungo. In molti tratti la passeggiata Anita Garibaldi è a picco sul mare e il panorama costiero è davvero fantastico.

10. Il Cimitero Monumentale di Staglieno

E’ uno dei più importanti d’Europa e prima che venisse costruito l’Acquario era la meta turistica più frequentata della città. Piaceva soprattutto agli americani che negli anni Cinquanta e Sessanta raggiungevano l’Italia in crociera con i grandi transatlantici: per loro Staglieno era una tappa obbligata. In effetti è un museo a cielo aperto, dove gli artisti di scultori più famosi del periodo a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento hanno scritto, a colpi di scalpello, la storia della città nel celebrare in aeternum i suoi abitanti più illustri. Andate a vederlo perché molte sculture, ancorchè segnate dal trascorrere del tempo, sono di una bellezza e di un’espressività struggenti e straordinarie. Il cimitero è aperto tutti i giorni dalle 8 alle 17.
L’ingresso è libero, se preferite la visita guidata dovete prenotarla online all’indirizzo www.staglieno.comune.genova.it/it/visite